
Di calcio giocato, indubbiamente, ce n’è poco. Di note positive continuano ad essercene tante. Sarri porta in “gita” una squadra nuova per otto undicesimi ma, lo stravolgimento, non scalfisce in alcun modo le geometrie azzurre. Il Napoli, in un clima purtroppo surreale, resta sempre padrone del gioco senza mai subire la pressione di un avversario costretto a vincere. Salgono, così, a cinque le vittorie consecutive europee (record assoluto) con 17 gol fatti e solo 1 subito. Nessuno ha fatto come il Napoli. La testa era ovviamente già all’Inter, al posticipo di lunedì sera che catalizza ogni pensiero e ogni emozione dei tifosi e non solo. In uno stadio vuoto e privo di passione risalta l’ottima prestazione di Hamsik (uno dei pochi titolari superstiti insieme a Callejion), fa notizia l’esordio di Chalobah e l’unico rumore che rimbomba sono le urla di Maurizio Sarri, mai domo dall’inizio alla fine. Nelle parole di Hamsik, a fine gara, si legge tutto l’entusiasmo per una squadra mai così forte negli ultimi anni; i tifosi sono già in fermento pronti a far tremare San Paolo ed avversari. L’Europa è archiviata. La sfida all’Inter è già cominciata.
“A CAVAL CHE CORRE, NON ABBISOGNANO SPERONI”