''Il provvedimento che annuncia un aumento dei canoni demaniali e addizionali a carico degli stabilimenti balneari, colpendo di fatto una struttura su due dell'intera Regione Campania, è grave ed immotivato. In un periodo di grave crisi economica si vanno a colpire i gestori, che possono lavorare e guadagnare per pochi mesi all'anno, ma anche i turisti ed i villeggianti, che dovranno fare i conti con servizi sempre più costosi''.
Questo è quanto dichiarato da Pietro Russo, presidente Confcommercio Imprese per l'Italia della Privincia di Napoli durante una conferenza stampa svoltasi oggi presso la sede partenopea.
Inoltre Russo ricorda che "costringere i gestori a far fronte all'aumento dell'addizionale sui canoni demaniali che la Regione è stata costretta a innalzare dall'attuale 10 al 100 per cento, piazzando così la Campania tra le regioni più care d'Italia, significa penalizzare ancora una volta i clienti, che dovranno fare i conti con prezzi sempre più alti per sdraio e servizi. Tra l'altro già la scorsa estate i gestori hanno dovuto fare i conti con l'assenza di villeggianti. (ricordiamo che nel salernitano quasi il 40% delle strutture era vuoto). Temiamo che in qualche caso gli imprenditori possano addirittura arrivare a chiudere gli stabilimenti''.
Confcommercio Imprese per l'Italia spera ovviamente in una riduzione a queste percentuali ingiustamente innalzate. Colpisce il fatto che solamente la Campania è stata colpita da questo provvedimento tanto penalizzante.
Giorgio Perillo
Laureando in Giurisprudenza, collaboratore di "Azzurrissimo", ideatore e CEO di TechnoAdvice, il sito per gli appassionati di tecnologia ed informatica.
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