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La fiducia nelle certezze, la speranza nelle novità. L’inizio di campionato del Napoli gira intorno a questi due sentimenti. Da un lato il lavoro e la dedizione di chi ha già fatto molto per gli azzurri, dall’altro la verve e la freschezza di chi ha tanta voglia di fare e sa come dimostrarlo. Alla consolidata macchina da spettacolo pilotata da Maurizio Sarri è stata sottratta una componente letale per quanto riguarda la capacità di manovra e soprattutto la finalizzazione. Questo è indubbio. L’attitudine tattica e il cinismo di Higuaìn saranno in ogni caso motivo di rimpianto per i tifosi azzurri. I tanti innesti estivi hanno, però, ampliato la possibilità di scelta del tecnico toscano e hanno donato al gruppo stimoli diversi. Investimenti importanti per giovani di prospettiva, che già da subito hanno iniziato a gratificare chi ha puntato su di loro e a far sorridere gli esigenti supporters napoletani. Dirompente soprattutto l’entrata in scena dei due polacchi, vale a dire Zielinski e Milik. La personalità e la volontà di imporsi fin dal primo momento di entrambi quasi spiazzano. Certo, dimostrazioni di talento e di affidabilità erano già state fornite dai due ’94, ma in contesti del tutto diversi. Una squadra di media classifica, un campionato notoriamente più agevole per una punta, sono realtà lontane da un club che punta ad affermarsi in Italia e –perché no?- divertirsi anche in Champions League. Eppure l’ex Empoli ha già messo in discussione la composizione del centrocampo dei titolarissimi –parola che quest’anno sembra già non esistere più-, mettendo in luce quanto di positivo fatto nella scorsa stagione e aprendo alle speranze per un rendimento in crescendo. Eppure, Arkadiusz Milik ha già catturato l’attenzione e la benevolenza del popolo partenopeo, presentandosi come un cecchino e mettendo a segno tre doppiette in cinque partite ufficiali. Glaciale, potente, umile. Indubbiamente ha bisogno ancora di tempo, deve inserirsi bene nei meccanismi sarriani e potrà davvero mostrare tutto il suo potenziale. Nel frattempo si prende la scena, condividendola con l’attore più presente e, forse, il più importante della compagnia. Sì, perché Josè Marìa Callejòn, oltre al solito lavoro di copertura che dà tanto equilibrio alla squadra, ha ripreso a segnare con continuità. La costanza del rendimento dell’andaluso, dal quale mai si è potuto prescindere nella passata stagione, rappresenta insieme al contributo di Hamsik il punto fermo su cui costruire il percorso del Napoli di quest’anno. E se le certezze rimarranno tali e le novità manterranno il livello delle performance, gli azzurri sapranno divertirsi, come hanno già iniziato a fare.

Marco Breglio

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Atalanta 15 11 1 3 38 17 +21 34
2 SSC Napoli 15 10 2 3 21 10 +11 32
3 Inter Milan 14 9 4 1 34 15 +19 31
4 Fiorentina 14 9 4 1 28 10 +18 31
5 Lazio 15 10 1 4 30 17 +13 31
6 Juventus 15 6 9 0 24 10 +14 27
7 AC Milan 14 6 4 4 24 16 +8 22
8 Bologna 14 5 7 2 20 18 +2 22
9 Udinese 15 6 2 7 18 22 -4 20
10 Empoli 15 4 7 4 14 15 -1 19
11 Roma 15 4 4 7 18 21 -3 16
12 Torino 15 4 4 7 16 20 -4 16
13 Parma 15 3 6 6 21 25 -4 15
14 Genoa 15 3 6 6 13 24 -11 15
15 Cagliari 15 3 5 7 15 25 -10 14
16 Lecce 15 3 4 8 8 26 -18 13
17 Como 15 2 6 7 16 28 -12 12
18 Verona 15 4 0 11 18 37 -19 12
19 Monza 15 1 7 7 13 19 -6 10
20 Venezia 15 2 3 10 13 27 -14 9