
Un retroscena molto interessante, quello raccontato oggi da Il Corriere della Sera che ci spiega come Koulibaly fosse finito in orbita Napoli molti anni prima del suo effettivo arrivo: “Eppure in casa azzurra era già «famoso» nel 2011. Era infatti monitorato dal Napoli di Bigon e Mazzarri, che lo avevano fatto seguire in un torneo giovanile. Nella relazione che gli osservatori fecero alla dirigenza azzurra, c’era già tutto il potenziale tecnico esploso negli anni successivi. Koulibaly giocava nel Metz (serie B francese) e si era messo in evidenza nel ruolo di centrale nella difesa a quattro. Veniva descritto come longilineo e atletico. Nonostante la stazza (1,95 di altezza per 82 kg) non era né statico, né lento. Veloce nel recupero, grande personalità e fisicità. Ci ha messo poi tre anni per vestire la maglia con la quale oggi è diventato eroe. Il motivo? Tattico: la difesa a tre con cui all’epoca giocava il Napoli. Koulibaly, segnalato sì come affare di mercato, era perfetto per la linea a quattro. Lui ha aspettato Rafa. Ed è poi cresciuto con Sarri. Per staccare in cielo e prendere la luna, aveva bisogno solo di tempo”. Tuttonapoli