“Genova è rossoblù”. Dopo ieri ancora di più.
Vince il Napoli e lo fa con un capolavoro di Milik, a cui bastano pochi secondi ed un solo pallone toccato, e con il terzo gol stagionale di Albiol che, indubbiamente, ci ha preso gusto.
I doriani avevano le loro motivazioni ma nulla hanno potuto contro l’imbarazzante dominio azzurro sul prato del Ferraris. Benissimo il primo tempo anche se, come troppo spesso è capitato, la rete avversaria è rimasta inviolata. Meno brillanti nella ripresa ma poco conta quando si rientra a casa con i 3 punti.
Da condannare gli ennesimi cori beceri nei confronti dei napoletani, da condannare ancor di più le parole del tecnico blucerchiato a fine gara, che li definisce “normali cori da stadio”. In questo modo, purtroppo, non cambierà mai nulla.
Altrettanto incomprensibile il cartellino giallo rimediato da Milik dopo la rete del vantaggio. La sua esultanza, forse, non sarà piaciuta al direttore di gara.
Bene tutti in questa penultima di campionato, ancora imbattuto Reina (record nei maggiori 5 campionati europei), maestoso Koulibaly.
La matematica, però, ha assegnato lo scudetto a quelli là di Torino che pareggiano all’Olimpico contro la Roma (ma daaai chi l’avrebbe detto!!) e festeggiano con una giornata d’anticipo….e 30 tifosi in piazza.
Resta il rammarico di quel che poteva essere e non è stato, restano gli errori nostri ed altrui ma, alla fine, come si può non essere orgogliosi di questa squadra? Tutti in piedi per questo Napoli, tutti allo stadio domenica per salutare chi, in un modo o nell’altro ha comunque scritto un pezzetto di storia.
Noi siamo fieri di essere napoletani e lo canteremo ovunque camminando a testa altissima.
“NAPOLI TERRA D’AMMORE SIENTE STU CORE CHE T’ VO’ DI’, ZUOCCOLE, TAMMORRE E FEMMENE, CHI E’ NATO A NAPOLI C’’E VO’ MURI’”. Totò.