È un film già visto. Di occasioni sprecate il Napoli negli ultimi anni ne ha collezionate fin troppe. La possibilità di restare con il fiato sul collo della Roma, trasmettendo ai giallorossi un minimo di preoccupazione prima della partita a Pescara, si infrange contro il Sassuolo di Di Francesco.
Una prima parte di gara vede un atteggiamento simile da parte di entrambe le squadre, volto al pressing asfissiante e alla copertura delle linee di passaggio. In questa fase le contendenti si annullano, producendo poco o niente. Nel finale di primo tempo c’è spazio per qualche iniziativa azzurra, priva, però, della convinzione necessaria a gonfiare la rete. La difficoltà a passare in vantaggio sembra essere l’unico ostacolo da sormontare. Il Napoli, però, non ha fatto i conti con se stesso.
Dopo aver trovato, infatti, il gol con una splendida combinazione Hamsik-Callejòn-Mertens, la squadra cala di tensione senza imporre la propria marcia migliore e incrementare il distacco. Il retropassaggio di Hamsik direttamente verso Reina, che trova pronto e cinico Berardi, ricorda ancora una volta agli azzurri che le distrazioni possono costare caro. Anche perché l’inerzia psicologica inevitabilmente, dopo un episodio del genere, non può che privilegiare i neroverdi. Ed infatti arriva impietoso il gol di Mazzitelli, il primo in serie A della sua carriera. Informazione indicativa se ricordiamo con che frequenza e a quanti calciatori il Napoli ha regalato la prima gioia personale nel campionato italiano.
Sfortuna? Certamente questo elemento è stato un fattore nel percorso partenopeo di questa stagione, tra il cinismo determinante di vari avversari e qualche occasione non sfruttata a dovere. Senza trascurare l’episodio Milik, che però a Reggio Emilia ha riaperto il proprio rapporto con la rete interrotto ad ottobre regalando minuti di speranza per i ragazzi di Sarri. Speranza che si è infranta contro la testa di Cannavaro. Indegno e fuori luogo l’accanimento sui social network di una parte della tifoseria napoletana di fronte all’ottima prestazione dell’ex capitano azzurro.
La professionalità con cui ha condotto la gara fino all’ultimo secondo, pur affrontando una squadra che da tifoso è sempre stata l’unica, è encomiabile. Sono queste le situazioni in cui il sentimento dello sportivo, inteso come volontà di esprimersi al 100%, vince sul sentimento dell’uomo, che spesso corrompe lo sport. Se il Napoli ha pareggiato contro il Sassuolo la causa non è Cannavaro o tanto meno la sfortuna, che è semplice interpretazione di eventi non graditi. La corsa al secondo posto non è finita, anche se le possibilità inevitabilmente si riducono. Gli errori, però, se ben affrontati possono rendere più saggi e più preparati, rappresentando un ulteriore momento di riflessione, che magari rallenta la crescita, ma la rende più consapevole.
PREMIO AZZURRISSIMO. Prima fase: scegli i due finalisti | Spunta tre nomi e clicca
- Mertens (24%, 265 Votes)
- Insigne (21%, 224 Votes)
- Hamsik (19%, 207 Votes)
- Zielinski (11%, 125 Votes)
- Jorginho (4%, 46 Votes)
- Callejon (4%, 41 Votes)
- Koulibaly (3%, 31 Votes)
- Diawara (2%, 26 Votes)
- Milik (2%, 26 Votes)
- Rog (2%, 19 Votes)
- Pavoletti (1%, 16 Votes)
- Reina (1%, 13 Votes)
- Maksimovic (1%, 11 Votes)
- Allan (1%, 9 Votes)
- Hysaj (1%, 8 Votes)
- Giaccherini (1%, 6 Votes)
- Albiol (1%, 6 Votes)
- Strinic (0%, 4 Votes)
- Maggio (0%, 3 Votes)
- Tonelli (0%, 2 Votes)
- Chiriches (0%, 1 Votes)
- Ghoulam (0%, 1 Votes)
Total Voters: 415