
Lukaku dice no all’Arabia. In queste ore l’assalto e l’offerta choc all’attaccante belga da 15 milioni l’anno. Ma il rifiuto è stato netto: ha un impegno con Conte, ha un triennale con gli azzurri e vuole rispettarlo. Lo scrive Pino Taormina su Il Mattino: “Sono stati degli assalti ripetuti, ma BigRom non si muove da qui. Ed è la prima estate “serena”: lo scorso anno visse per settimane da separato in casa con il Chelsea prima di arrivare a Napoli negli ultimi giorni di mercato. Per capire la dimensione raggiunta dal Napoli, basta soffermarsi sul caso Osimhen: se lo scorso anno il nigeriano ha tenuto (parzialmente) prigioniero il mercato degli azzurri – che non potevano contare sui soldi della SuperChampions – stavolta De Laurentiis si muove a prescindere per quelle che sono le priorità. Ma Osimhen è un nodo da sciogliere sia sotto l’aspetto finanziario che quello tecnico: la clausola da 75 milioni di euro non sarà più valida dal 15 luglio. Ma la cosa cambia di poco, nel caso va a vantaggio del Napoli che potrebbe persino chiederne di più per farlo andar via. Ma De Laurentiis e Conte non vogliono iniziare il ritiro in Trentino avendolo tra i convocati. Non avrebbe senso, sapendo le sue intenzioni. L’Al-Hilal mantiene la porta socchiusa mentre il Galatasaray aspetta candidamente una risposta dal nigeriano che consenta, poi, di trattare il cartellino con il Napoli. Ci sarebbe la Juventus ma De Laurentiis farebbe fatica a trattare la sua cessione a una squadra rivale nella corsa alla Champions in Italia. Certo, non c’è più Giuntoli e questo potrebbe virtualmente facilitare il dialogo. In ogni caso, c’è una certezza: il prezzo di Osimhen è di 75 milioni di euro. Chi vuole lo sconto, si faccia vivo e con convinzione”.