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Sessanta minuti di dominio imbarazzante per tenersi stretti la vetta. Poi ci pensano Koulibaly (ormai un veterano sotto porta) e Callejon tornato finalmente al gol.

Gioca bene il Napoli e lo fa dall’inizio alla fine e probabilmente il risultato, al triplice fischio, sembra essere, addirittura, bugiardo ma poco conta ai fini della classifica. Soprattutto se l’avversario degli azzurri indossa una maglia a strisce bianconere e gioca in un campionato con delle regole tutte sue

Inutile girarci intorno, la storia è maestra e ci insegna che le peggiori abitudini sono quelle più difficili da sradicare. Il Napoli deve faticare ancora per combattere gli avversari in pantaloncini, prima, e quelli in giacca e cravatta, poi.

Adesso c’è una lunga pausa che riporterà ossigeno nei polmoni e forza nelle gambe. La testa, invece, non risposa mai. Non riposa quella di Sarri che dimostra costantemente il suo valore, non riposa quella dei giocatori che sanno, fin troppo bene, quanto sia grande l’occasione che hanno tra le mani.

La testa dei tifosi? Quella è già impazzita da tempo. A questo Napoli si perdona tutto, anche l’uscita dalle coppe, purché continui a giocare a questi livelli e a dimostrare che, a volte, anche i puverielli possono avere un posto in paradiso.

 

“CENTO LADRI NON POSSONO SPOGLIARE UN UOMO NUDO”.