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Quest’estate non finisce di stupire tutti gli appassionati di pallone, partenopei e non.
E’ agli archivi la stagione più prolifica, a livello di punti, della storia azzurra. 91 punti guadagnati dal nostro amato Comandante, oramai emigrato nella schicchissima Chelsea, la Londra bene.
Al suo posto, si è insediato il buon Carletto Ancelotti. Tecnico pluripremiato, che in 20 anni di carriera ha vinto: 3 Champions League, altrettante supercoppe europee, 2 Coppe del mondo per club, 1 campionato italiano, 1 campionato inglese, 1 campionato francese, 1 coppa di Spagna. Solo per citare i titoli più importanti.
Scrivo tutto ciò perché ritengo che i numeri, molto spesso, aiutino a contestualizzare meglio di tante parole i concetti.
I numeri però sono freddi, incontrovertibili, definitivi. I sentimenti sono tutt’altra cosa. Anche la bellezza lo è, perciò ritengo che gli ultimi 3 anni, sotto la giuda del Comandante Sarri, saranno magnificamente irripetibili. Come il primo amore. Attenzione, non parlo di infatuazione, ma di amore vero, che anche se non sarà quello della vita rimarrà unico e irripetibile.
Per me Sarri è stato tutto questo e anche di più. Scrissi, più di un anno fa, su questo sito cosa penso di lui (https://azzurrissimo.it/visto-dal-nord-salvatore-de-cristofaro-la-grande-bellezza/), quindi non mi prolungherò di più sul Comandante perché non mi piace fare la vedovella affranta. Voglio solo ribadire e ribadirgli il mio amore e il mio grazie!
Ora barra a dritta e puntiamo tutto su carletto, sulla sua esperienza, sul suo carisma, sul bel gioco che ha sempre espresso e sulla sua capacità di imporsi al livello internazionale, più che nazionale. Anche se ha vinto uno scudetto dovunque, tranne che in Spagna. Allenando le squadre più forti, questo va detto.
Sono curioso di vedere quanto e come cambierà il Napoli. Ha a disposizione una squadra, a mio parere, più completa (ha aggiunto: Verdi, Ruiz, Inglese, Meret e Karnezis alla rosa e ha perso Reina, Jorginho e Maggio) di quella dello scorso anno, ma non sicuramente la migliore del campionato. Di quel titolo si fregia sicuramente la Juve.
Sono curioso anche di decifrare l’acquisto da parte di De Laurentiis del Bari. Ribadisco Adl ha comprato il Bari. Spendendo soldi di Adl, non dellla SSC Napoli!
Cosa ha intenzione di fare il nostro Presidente?
Passino i primi 3-4 anni che gli ci vorranno per riportare la Bari (rispettando la dizione usata dai tifosi pugliesi) in A. Poi però sarà costretto a fare una scelta. Oggi a testuale domanda ha risposto “Nuovo progetto? Io devo immaginare la A, poi se la potrò gestire io con il cambio della legge, bene, ma se non potrò farla io dovrò consegnarla a chi non ha un’altra squadra in massima serie”. Sembra chiaro il concetto, poi però riflettendoci pensi che potrebbe aver colto l’occasione per costruirsi l’alternativa agli azzurri.
In fin dei conti ha ad oggi una squadra in attivo che non ha debiti, bensì liquidità in cassa (circa 80 milioni), oltre a un marchio e un parco giocatori di primissimo livello. Inoltre, in quasi 14 anni di Presidenza, non ha fatto uno, che sia uno, investimento strutturale (Stadio, centro sportivo, ecc.). In poche parole ha in mano un Club, che il buon Bellinazzo ha stimato valere tra i 300 e i 350 milioni di euro!
La domanda nasce spontanea. Posto dinanzi alla scelta, cosa converrà fare ad Adl? Incassare i lauti dividendi provenienti da una cessione del Napoli o smobilizzare un investimento non ancora produttivo, come il Bari?
Ai posteri l’ardua sentenza.