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Sorpasso nuovamente effettuato.

Il Napoli illude il Bologna e poi lo castiga senza troppe remore.

Poco da dire sulla superiorità degli azzurri, nonostante il delirio di Donadoni a fine gara, il Napoli è sempre stato padrone del campo concedendo ai rossoblù il minimo sindacale. In fondo si gioca sempre 11 contro 11.

Torna a segnare Mertens e lo fa alla sua maniera, più che un tiro in porta, quello del belga, è stato un graffio su una tela, un colpo di genio che solo quelli illuminati hanno nelle proprie corde.

C’era la sfida al primo posto da portare avanti, questo Napoli l’ha accolta ad inizio stagione e non sta deludendo le attese. A testa alta su ogni terreno di gioco e contro qualsiasi avversario, gli azzurri non solo impongono il proprio gioco ma diffondono la propria filosofia di calcio.

Sarri ha studiato le geometrie giuste per blindare la difesa e vincere anche quando la brillantezza viene meno. Ha sostituito Ghoulam e Milik quando le menti di ogni comune mortale pensavano che sarebbero state assenze troppo pesanti degli azzurri; ha cresciuto Allan fino al punto di farlo diventare un pilastro imprescindibile, un mastino dai piedi educati; ha gestito Hamsik scandendo i minuti delle sue prestazioni ma, consapevole fino al midollo, che il capitano è l’autentico faro di questa nave che corre veloce in mare aperto senza temere tempeste.

Non era, certo, il Bologna che doveva frenare la corsa azzurra ma, la maturità di questo nuovo Napoli, sta tutta lì: nell’affrontare ogni partita con la giusta concentrazione perché questo campionato si gioca sul filo del rasoio e non sono concessi passi falsi.

Si continua ancora così, con il Napoli in testa e la Juventus alle calcagna. Poi c’è l’abisso che separa le prime due da tutte le altre.

 

“ANCHE I FANCIULLI BEN NATI DEBBONO ESSERE EDUCATI”.