
Scrive Il Mattino: “La voglia di Neres dal primo minuto è soddisfatta. In realtà Raspadori ha da tempo sposato la sua seconda vita, da mezzala alla McTominay. Altrimenti sarebbe candidato anche lui a giocare nel tridente. Nel gioco delle coppie è l’alter ego dello scozzese. Ma attenzione alle sorprese. Da tempo sembra sprecato il talento rampante del brasiliano che nel 4-3-3, data l’imprescindibilità di Kvaratskhelia e Politano, ha fatto fatica a collocarsi. Kvara da tempo non dà certezze. Ha rischiato anche con il Torino, dopo la gara incolore con l’Atalanta, di andare in panchina. In ogni caso, non bisogna mai dimenticare che Kvara è rimasto a Napoli per precisa imposizione di Conte. Che, per questo, lo considera uno dei suoi fedelissimi. Se avesse tolto il veto, per lui e Di Lorenzo, sarebbe andato via. Ma intanto, anche Neres è uno di quelli che Conte ha voluto. E trenta milioni di euro (ingaggio compreso) non sono mai visti bene in panchina da De Laurentiis. Tocca a lui giocare nel campo dove il Napoli ha conquistato lo scudetto, il 3 maggio del 2023. La scelta di David s’impone per il talento, anche se c’è anche Raspadori che in quel lato del campo ha sempre giocato. Anche senza mai trovarsi pienamente a suo agio. Ecco, proprio per valorizzare Jack, in questi giorni Conte ha tentato altre vie rispetto a quella maestra, magari con il 4-4-2 e proprio l’ex Sassuolo a fare la spalla a Lukaku”.