Saint-Maximin
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Si capirĂ , oggi o mai piĂą, se Allan Saint-Maximin sarĂ  del Napoli per prendersi un po’ la corsia che è stata di Kvaratskhelia – Kvaratskhelia, eh – che ha lasciato settantacinque milioni, ma non ancora un erede: è stato difficile arrivare a lui, che gioca con il Fenerbahce, ma è di proprietĂ  dell’Al’Ahli, e Giovanni Manna, prima che cominciasse Roma-Napoli, qualche ombra l’ha sparsa. “Abbiamo perso un grande giocatore, lo sappiamo. E gennaio è complicato, abbiamo fatto quello che potevamo ed era nelle nostre capacitĂ . Saint Maximin non è un nostro giocatore, vedremo cosa succede”. In sintesi: l’accordo con gli arabi è giĂ  stato sancito da una stretta di mano, Saint-Maximin ha pure salutato i suoi compagni, ma il Fenerbahce, che ha riconosciuto sei mesi di stipendio a un giocatore che adesso se ne andrĂ , ragiona con parametri personali e pretende un cadeau, piĂą o meno sostanzioso, qualcosa che lenisca la sofferenza per aver dovuto pagare in precedenza un calciatore che improvvisamente non c’è piĂą. Ma non finisce qua, o forse è giĂ  finito, perchĂ© poi il destino di Pietro Comuzzo (19) lo deve decidere la Fiorentina, anzi il presidente Commisso, che può tranquillamente orientarsi verso un no “clamoroso”, perchĂ© 35 milioni rappresentano una cifra ragguardevole, e scoprire che il suo braccio di ferro per arrivare a 40 non produrrĂ  effetti. Aurelio De Laurentiis ha posto un limite che Manna ha voluto sottolineare: “Stiamo lavorando. Comuzzo è un ragazzo di grande prospettiva a cui siamo interessati ma non vogliano andare oltre i nostri parametri. Sappiamo che è complicato, ma cercheremo di fare del nostro meglio”. Che sarebbero 5 milioni immediatamente, 25 a giugno, altri 5 con bonus che si possono raggiungere o anche no, ma che comunque stanno lì: è uno sforzo rivelante, un’offerta notevole, ma alla Fiorentina al momento non è stata ritenuta sufficiente per prendersi la responsabilitĂ  di cedere un giovane di grandi prospettiva, ma che ha 24 presenze nel proprio curriculum vitae. Il futuro sicuramente gli appartiene, e ci mancherebbe, ma il Napoli deve anche guardare al proprio, che in termini di bilancio significa evitare sacrifici che vadano oltre il buon senso, inquadrato a 35 milioni di euro, non un centesimo in piĂą e neanche uno in meno. E intanto si annuncia una giornata che sarĂ  molto lunga, si chiude a mezzanotte, poi, saranno rimpianti o sospironi di sollievo, chi può dire quel che c’è scritto nel destino del mercato? Come sempre tutto può accadere last minute. Pardon, in questo caso last second.

Gazzetta.it