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Scrive Il Mattino: “Quelli del clan di Kvaratskhelia hanno informato il Napoli da qualche giorno, da quando il club ha fiutato puzza di bruciato dopo aver visto precipitare nel vuoto il discorso del rinnovo: «Abbiamo una super offerta del Paris St. Germain». E De Laurentiis a Mamuka Jugeli e a papà Badri, senza scomporsi, ha scritto ben chiaro, nelle varie mail scambiate, un numero a otto cifre: davanti c’è un 9 e poi sette volte zero. Novanta milioni. Di euro. Il prezzo per chi vuole portare via Khvicha Kvaratskhelia. Ora o a giugno. In una sola soluzione. Pagabili subito, senza esitazioni o dilazioni, senza inserire contropartite tecniche (tanto meno, Skriniar). Ovvio, i procuratori del georgiano hanno letto e hanno sobbalzato. Pensavano di chiudere attorno ai 45 milioni. Ma hanno fatto male i conti. E di sicuro hanno chiamato gli emissari di Al Thani per comunicargli che per Kvara il Napoli non fa sconti. Ma intanto hanno in tasca una bella intesa fino al 2029: da 8,5 milioni a stagione. Più premi. E le commissioni alla firma di svariati milioni per il mondo che circonda il georgiano. Parigi è un’opportunità improvvisa, è una valanga di denaro che sconvolge l’esistenza. A cui è complicato dire di no. Infatti, Kvara non ha detto di no. Nonostante la fuga in avanti degli agenti del georgiano, a Napoli non è ancora arrivata l’offerta giusta. Si stanno solo muovendo i primi passi. Premessa fondamentale: 90 milioni sono una cifra che De Laurentiis non potrebbe (più) rifiutare. Anche perché servirebbero a ricostruire il Napoli a immagine e somiglianza della volontà di Conte. Infatti De Laurentiis non pensa affatto di rifiutarla, anzi è pronto a valutarla e a soppesarla. Sempre che arrivi nelle dimensioni che lui si aspetta. Insomma, non chiude la porta. De Laurentiis è a Los Angeles, è da tempo che vorrebbe rinnovare il contratto per Kvara (5,5 milioni di euro per 4 anni) ma nessuno si fa vivo da settimane per firmare. Ma c’è una novità, non di poco conto. Perché stavolta, al contrario di giugno, non c’è Antonio Conte ad alzare il muro: no, il tecnico non incatena più nessuno al progetto Napoli. Forse, è persino amareggiato da qualche atteggiamento del funambolico campione dell’Est. C’è una ricostruzione in atto e ci sono sacrifici da fare”.