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Victor Osimhen è l’uomo che deve sbloccare il mercato del Napoli. Ha messo nelle sua storie Instagram un cuore azzurro in onore del compleanno del club. Piccoli gesti di riconoscenza. Ma lo stallo crea ansia, per Antonio Conte rischia di diventare un problema la gestione di questo gruppo: i 100-120 milioni non servono solo a dare il via libera a Lukaku che continua nel suo braccio di ferro con il Chelsea che vuole spedirlo all’Aston Villa, ma anche a prendere quei tre-quattro calciatori che Conte vuole. PerchĂ© è evidente, e si inizia a capire anche dal minutaggio, c’è un Napoli che convince molto di piĂą di un altro Napoli. Jesus, Simeone e Mario Rui sono a fine ciclo, Natan, Cajuste (tratta con il Galatasary), Cheddira (ieri qui c’era Sommella il suo manager: lo vogliono il Bologna e il Tolosa) ma anche Ngonge non hanno ancora convinto del tutto, Zerbin deve andare a giocare: la rosa della prossima stagione non dovrĂ  essere di 24-25 calciatori, Conte non chiede la luna: ne vuole una da 18-19 tutti allo stesso livello dove, in caso di accidenti, non crolli tutto il castello costruito. Una rosa che al momento non c’è. Il Psg sa che il Napoli ha fretta. E pensa di prendere per la gola il club azzurro: come con Fabian, è convinto di poter strappare il miglior prezzo verso la fine del mercato, negli ultimi giorni di agosto, quasi uno sconto da cappio al collo: perchĂ© Al Khelaifi pensa che De Laurentiis, in quei giorni, farĂ  di tutto per liberarsi del quadriennale da 60 milioni lordi di Victor Osimhen. Magari accontentandosi di 60-70 milioni per il cartellino. Una partita a scacchi, un rompicapo. Con la cessione del nigeriano, il Napoli ha calcolato di poter finanziare le ultime operazioni richieste da Conte: in primis Bresciani e Gilmour (c’è il sì di entrambi, ma prima vanno venduti Gaetano e Cajuste) ma pure qualcun altro, c’è da giurarci. Osimhen è come un romanzone popolare, una storia di forti passioni di stampo quasi ottocentesco e d’avventura dove manca solo l’ultimo capitolo con Osimhen è lì che attende il momento per fare le valigie e andare via. Il MattinoÂ