
Non sono tanto i punti lasciati contro Roma ed Inter (clinicamente morte fino alle scorse giornate di campionato), quanto le prestazioni memorabili che queste due compagini non ripeteranno mai e poi mai contro i bianconeri.
Sicuramente il Napoli non è sceso a San Siro con il solito piglio, con la solita brillantezza di chi sa che la propria classe può avere la meglio su chiunque. Merito dell’Inter, certo, ma anche demerito di chi, nel crocevia della stagione, dimentica di portare con sé tutto il cinismo necessario.
Allan paga una lunga serie di prestazioni mostruose, Reina lotta contro la disoccupazione nel meridione e quindi ha pensato bene di firmare già con il Milan per non restare senza fatica a giugno, Insigne e Mertens avranno avuto certamente degli screzi personali, evidenti agli occhi del mondo, che a noi non è dato sapere, Callejon soffre l’aereo e quindi è rimasto a Castelvolturno.
Tutto questo ha lasciato il posto a quella Juve affamata e sfacciata.
Il campionato, però, è ancora lungo. Difficile pensare che la squadra di Sarri incappi ancora in questi passi falsi, altrettanto difficile che i bianconeri cedano il passo ma, se le squadre di cui sopra, mettessero in campo prestazioni di quel calibro anche contro la Juventus, allora tutto potrebbe essere aperto fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.
Ci piace pensarla così.
Tra utopia e realtà.
“E’ MEGLIO A ZUPPECA’ CA’ A NUN CAMMENA’”.