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“La squadra di Conte sta facendo capire strada facendo di non essere da sola lassù per caso e hanno cominciato a capirlo pure le avversarie, tant’è che nelle ultime giornate intorno agli azzurri è salita di colpo la tensione, dopo la valanga di diplomatici complimenti che aveva accompagnato per un po’ la capolista. La simpatia ha lasciato infatti il posto alla preoccupazione e le big hanno capito di dover fare i conti al tavolo della partita per lo scudetto con un avversario in più: tanto agguerrito, quanto inatteso. I risultati dicono del resto che il Napoli non può essere più considerato una meteora in testa alla classifica e va preso viceversa molto più sul serio. Il gioco proprio per questo motivo si sta facendo sempre più duro e non sono dunque casuali le polemiche legate agli arbitraggi che hanno accompagnato le ultime due gare degli azzurri, con Inter e Roma. A San Siro il rigore fischiato contro la capolista ha spinto Conte ad alzare la voce, con il tecnico leccese che è stato costretto a lamentarsi pubblicamente sull’utilizzo – a suo giudizio sbagliato – del protocollo Var. Immediata la risposta del presidente dell’Inter Beppe Marotta, di parere opposto rispetto a quello del suo ex allenatore. Ma la tensione è salita ancora di più dopo la vittoria di domenica scorsa a Fuorigrotta contro i giallorossi, col polverone mediatico sollevato per le due – presunte – ammonizioni risparmiate a Lukaku: il match winner con un gol nella ripresa della sfida. Massa era stato permessivo pure con il difensore ospite Celik,eppure l’attenzione generale si è concentrata solo sui falli del bomber belga. Due mesi di fuga cominciano a fare paura”. Repubblica