
Smaltimenti, chiarimenti, conferme. La settimana che si sta lasciando alle spalle il Napoli si può riassumere in queste tre parole: il pareggio con la Roma ha infatti un po’ diviso l’ambiente, laddove è emerso chi ha accettato serenamente il risultato, evitando catastrofismi e salutando comunque con favore l’ottavo risultato utile consecutivo, il terzo nelle ultime tre sfide più proibitive, e chi invece ha fatto fatica appunto a ‘smaltire’ un pareggio arrivato comunque allo scadere, quando di fatto il Napoli sembrava avere in pugno la vittoria, temendo addirittura ricadute sul piano psicologico.
In questo senso, non hanno aiutato nei giudizi meno ‘luminosi’, neanche le vicende di mercato: le perplessità dei napoletani, sufficientemente giustificate se si considerano le aspettative iniziali (Garnacho, Adeyemi, Saint-Maximin) e gli obiettivi concretamente raggiunti (Okafor), sono state chiarite, in maniera se non totale quantomeno parziale, da un’analitica e dettagliata conferenza stampa settimanale del direttore sportivo Giovanni Manna, che se da un lato ha dimostrato di poter manifestare con encomiabile lucidità alla piazza ogni trattativa non andata a buon fine e, al tempo stesso, ogni buona predisposizione a voler dare seguito al progetto anche al netto di tutto ciò, dall’altro però ha anche con alcune dichiarazioni confermato quei famosi paletti di cui aveva parlato anche Conte nel pre Olimpico.
Un po’ più utile invece a tenere in vita l’alone di positività attorno al Napoli è stata la sorprendente (ma forse neanche troppo) vittoria della Fiorentina nel recupero casalingo contro l’Inter, che ha permesso alla squadra di Conte di confermare un primato che adesso non vede più asterischi al suo fianco. La notizia è stata accolta dalla città con un entusiasmo che si spera non superi, però, le giuste proporzioni, considerando che il Napoli deve ancora compiere il passo decisivo della settimana.
La squadra di Runjaic, infatti, è nota per aver fatto contro tutte le primissime compagini del campionato, esattamente quello che Conte ha sempre dichiarato di voler fare per quanto riguarda la classifica: dare fastidio. L’Udinese è una squadra che, per natura tattica e caratteriale, gioca molto sui contrasti e sulla chiusura degli spazi, e di certo non viene al Maradona privo di stimoli. Dalle dichiarazioni del suo allenatore, emerge poi un’esplicita intenzione a voler contenere la manovra del Napoli sugli esterni, elemento che dovrebbe far riflettere considerando che tre gol su tre della partita d’andata nacquero proprio nel momento in cui la squadra di Conte riuscì a scardinare per vie centrali la retroguardia friulana.
Insomma, è stata una settimana di notizie contrastanti, che però può avere il suo culmine in un messaggio di maturità da parte del Napoli domenica sera al Maradona.
07/02/2025
Alessandro Pazzanese