
Sono passate poche ore dalle nomination ai prossimi Oscar ed è simultaneamente iniziato il countdown che porterà alla kermesse del 12 marzo. In questo lasso di tempo ad Hollywood si tiene una sorta di corsa ad accaparrarsi i voti tra le varie case cinematografiche che perorano la causa del proprio film o dell’attore / attrice che vi recita. Negli ultimi tempi si è assistito ad una sorta di spartizione delle statuette in modo da non scontentare nessuno. Il trend si ripeterà anche quest’anno? Temo di no, ho paura di sì! Ma andiamo con ordine.
Prima di tutto vediamo chi sono i grandi esclusi di quest’anno: su tutte direi le donne registe, che dopo due vittorie consecutive, Chloé Zhao per Nomadland (mi è piaciuto molto) e Jane Campion per Il potere del cane (un po’ meno) non vedono nessuna collega nella cinquina dei registi, a cui non prende parte nemmeno Damien “La la land” Chazelle che col suo Babylon raccoglie molto meno del previsto (verrà “compensato” dalla statuetta alla colonna sonora?). Inorgoglisce notare che l’unica regista donna in gara è la nostra Alice Rohrwacher nella categoria cortometraggio con “le pupille”. Un altro snobbato è Tom Cruise; non tanto perché non figura nella cinquina dei migliori attori (francamente non me lo aspettavo) ma ero quasi certo che il film, un tuffo nell’action movie anni ’80, fosse un front runner per la statuetta alla fotografia. Le pazzesche riprese aeree e le 6 telecamere futuristiche inserite in un jet che vola a Mak2 non sono bastate nemmeno per una nomination e temo che il buon Tom si dovrà accontentare, oltre che del miliardo e mezzo del suo film, della statuetta alla canzone (RRR permettendo). Nel caso bisserebbe le sorti del primo film.
Mi ha sorpreso la nomination a Judd Hirsh nella categoria attori non protagonisti; non tanto perché non sia stato all’altezza, ma perché recita per una manciata di minuti! A farne le spese è stato il suo collega in The Fabelmans, Paul Dano, uscito dalla cinquina. A proposito del film di Spielberg, non sono sicuro che vincerà il premio come miglior film, ma ha ottime chances di vincere quello alla regia. Non solo è un bel film e una commovente lettera d’amore al cinema nel suo periodo d’oro, ma anche una sorta di “testamento” artistico del settantaquattrenne maestro americano. Personalmente ho trovato la scena finale con John Ford deliziosa.
Altro clamore ha destato la nomination di Andrea Riseborough per un film non certo acclamato dalla critica (To Leslie) al posto delle più accreditate Viola Davis e Margot Robbie.
La comunità afroamericana, con Spike Lee in testa, tiferà per Angela Bassett nella categoria attrici non protagoniste, per il secondo capitolo di Black Panther. Sarebbe la prima attrice di un film della Marvel a ricevere la statuetta, anche se il film è meno bello del primo; ma scrivere della qualità (o mancanza di qualità) della quarta fase della casa di produzione di Burbank prenderebbe troppo tempo. Una comunità che sicuramente sta festeggiando è quella asiatica: mai così tanti attori e attrici in lizza per una statuetta, e con ottime possibilità di portarne a casa qualcuna. Cominciamo con Michelle Yeoh, protagonista del sorprendente Everything, everywhere all at once, che ha fatto incetta di nomination, ben undici. Tra lei e la statuetta si pone Cate Blanchet, col suo ritratto di Lydia Tar. Secondo me sarà lotta a due. Nel cast di Everithing sono stati nominati, tra gli altri, Ke Hui Quan (che i più attempati ricorderanno per le sue parti da ragazzino nei Goonies e nel secondo Indiana Jones) e Jamie Lee Curtis, che ogni anno ritrovo con piacere in Una poltrona per due. Un altro film che annovera un sacco di nomination (nove, di cui ben quattro ad attori) è Gli spiriti dell’isola, black commedy con Colin Farrel e Brendan Gleeson che potrebbero accaparrarsi una statuetta.
A mio modo di vedere (o come diceva Rino Tommasi, sul mio personalissimo cartellino) il secondo ha più chances del primo, che se la dovrà vedere con Brendan Fraser e la sua straziante e splendida performance in The whale. Da notare che tutti e cinque i nominati per la categoria miglior attore sono alla prima nomination: non accadeva dal 1934!
Ricapitolando: 5 film si accaparrano un totale di 44 nominations; non è un buon segno, specie se è il secondo anno consecutivo; vuol dire che c’è poca carne al fuoco. Ad oggi, mancando più di un mese, ho solo due certezze: l’Oscar agli effetti speciali ad Avatar (cameron è fuori dalla cinquina dei registi, ma il film in meno di un mese ha guadagnato due miliardi) e quello al miglior film straniero a Niente di nuovo sul fronte occidentale, che collezione 9 nomination.
Il resto sono solo previsioni, per cui mi aspetto sia pacche sulle spalle che pernacchie, sperando che le prime siano più delle seconde. Il primo titolo è chi perso vincerà, il secondo chi mi piacerebbe vincesse. Se è solo uno, le due cose coincidono.
Film – Everything, everywhere all at once (ma potrebbero esserci sorprese)
Regia – Spielberg (chiunque altro, anche se lo meritano almeno altri due, mi deluderebbe)
Attore – Colin Farrell o Brendan Fraser (mi stanno bene entrambi, ma non Austin Butler)
Attrice – Cate Blanchet (ma vorrei Michelle Yeoh)
Attore NP – Brendan Gleeson (scusa Ke Hui Quan, ma lui se lo merita di più)
Attrice NP – Angela Bassett (ma vorrei Kerry Condon…e se fosse Jamie Lee Curtis?)
Sceneggiatura Originale – Gli spiriti dell’isola
Sceneggiatura N.O – Niente di nuovo sul fronte occidentale (ma occhio a Women Talking)
Fotografia – non ne ho la minima idea, l’assenza di Top gun mi ha spiazzato
Colonna sonora – Babylon (altrimenti va a casa senza nessuna statuetta)
Canzone – RRR (ma vorrei tanto che Lady Gaga vincesse il suo secondo Oscar)
Cartone animato – Pinocchio (incredibilmente nessun Disney degno di nota: è una notizia!)
Montaggio – Everything …
Costumi – Black Panther
Sonoro – Niente di nuovo… (ma vorrei Top Gun e non mi spiacerebbe Avatar)
Trucco e parrucco – Elvis del nostro Aldo signoretti
Per i responsi non ci resta che aspettare il 12 marzo. Munitevi di carta e penna!
GIUSEPPE FULL FIORITO
