
I bambini che hanno affollato San Siro dopo il caso Koulibaly si sono certamente divertiti, anche se l’Inter non è riuscita a venire a capo del dilemma Sassuolo. I neroverdi hanno messo in mostra la solita personalità al cospetto della formazione di Luciano Spalletti, che sperava di infrangere il tabù rappresentato dagli emiliani e invece deve ringraziare Samir Handanovic per aver tenuto la porta blindata. Partita bella nonostante lo 0-0, i minuti finali stavolta stavano per costare caro ai nerazzurri ma Boateng prima e Boga poi non sono riusciti a scalfire il muro eretto dallo sloveno: sono 667 i minuti trascorsi senza subire gol in casa da Skriniar e compagni.
META’ TEMPO PER PARTE – Sono le differenze tra le due squadre a rendere bello un primo tempo privo di gol. Il Sassuolo vuole uscire palla al piede a ogni costo, l’Inter cerca di disinnescare i meccanismi di uscita dei neroverdi ma lo fa in maniera disordinata, lasciando tanto spazio ai fraseggi dei ragazzi di De Zerbi. Boateng, che ha riguadagnato i galloni da titolare dopo il lungo stop, è la calamita ideale per le manovre ospiti, rebus a tratti irrisolvibile tra le due linee nerazzurre. Locatelli grazia l’Inter al quarto d’ora non trovando l’angolino basso alla sinistra di Handanovic con un bel diagonale, Boateng impegna il guardiano dei pali nerazzurri con un bel destro a giro. Il primo pericolo interista porta la firma di Vecino, colpo di testa alto dopo un bel duetto Politano-Brozovic in uscita da un corner corto. La pressione dei padroni di casa è ancora slegata, l’orchestra Sassuolo suona a occhi chiusi al 24′ ma Berardi non spaventa Handanovic dopo un bell’assist di Boateng. Appurato che il pressing non funziona, l’Inter decide di aggredire con più parsimonia, concedendosi soltanto qualche sfuriata occasionale per intimorire i centrali di De Zerbi. I nerazzurri prendono il controllo del match in maniera più ragionata e il Sassuolo inizia a soffrire. Classico cross di Perisic da sinistra, il taglio sul primo palo non è di Icardi ma di Politano: conclusione di grande sensibilità di tocco, Consigli alza in angolo. Il croato prende a martellare sulla fascia sinistra, Lirola arranca ma l’ultimo passaggio quasi mai è preciso.
SPALLETTI PROVA A CAMBIARE, SASSUOLO VICINO AL COLPO – Gli ospiti ritrovano fiducia a inizio ripresa, costringendo Handanovic al miracolo su una schiacciata aerea di Boateng. Spalletti prova ancora a modificare qualcosa, Nainggolan per Joao Mario è il primo cambio: il belga si alza davanti al duo Vecino-Brozovic, nella doppia funzione di schermo su Sensi e di supporto per un Icardi non pervenuto nella prima ora di gioco. L’argentino prova ad accendersi con l’area di rigore un po’ più piena, colpo di testa a lato su invito di D’Ambrosio a 20′ dalla fine. De Zerbi perde Duncan e Sensi per problemi muscolari nel giro di tre giri d’orologio, Spalletti può invece cercare varianti puramente tattiche e richiama il duo Vecino-Politano per inserire Borja Valero e Lautaro Martinez. Il tecnico vara Perisic mezz’ala in una sorta di 4-3-1-2, corsie libere per le discese dei terzini, due centravanti di ruolo per assaltare la fragile difesa neroverde, la quindicesima del torneo nella classifica dei gol subiti. Il nuovo format permette subito a Martinez di rendersi pericoloso con un colpo di testa bloccato a terra da Consigli, per il resto il finale è un monologo neroverde. Boga, entrato per Djuricic, è scatenato. Prima serve a Boateng un assist delizioso che il ghanese non riesce a convertire in gol cercando una conclusione acrobatica nel cuore dell’area piccola, poi costringe Handanovic all’ennesima parata di serata: Bourabia si fionda sul tap-in ma viene a sua volta murato da Skriniar. Un altro colpo di testa di Martinez, a tempo abbondantemente scaduto, fa soltanto il solletico a Consigli. Se gli elogi di fine gara sono quasi tutti per Handanovic, per l’Inter è addirittura un punto guadagnato. Repubblica.it
INTER-SASSUOLO 0-0 (0-0)
Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino (37′ st Borja Valero), Brozovic, Joao Mario (15′ st Nainggolan); Politano (36′ st Martinez), Icardi, Perisic. All.: Spalletti
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Magnani, Peluso, Rogerio; Duncan (28′ st Bourabia), Sensi (31′ st Magnanelli), Locatelli; Berardi, Boateng, Djuricic (17′ st Boga). All.: De Zerbi
Arbitro: Pairetto
Ammoniti: Brozovic, Peluso, Rogerio, Sensi
Recupero: 1′ e 3′
Ricomincia con una vittoria il cammino della Roma in campionato dopo la lunga sosta post natalizia mentre il Torino, dopo aver rimontato due gol ai giallorossi incassa la sua prima sconfitta esterna della stagione. All’Olimpico finisce 3-2 per i giallorossi che conquistano tre punti pesanti e sorpassano momentaneamente la Lazio al quarto posto con i biancocelesti attesi domani sera dalla sfida con il Napoli. Una partita dai due volti, con la Roma padrona del campo per lunghi tratti trascinata dalle prodezze dei suoi giovani, Zaniolo in testa, autore del primo gol giallorosso, l’esperienza di Kolarov (su rigore) e quella del ‘faraone’ El Shaarawy che regalano ai giallorossi la vittoria dopo che i granata nella ripresa erano riusciti a pareggiare i conti con Rincon e Ansaldi. Ansa.it
- Roma-Torino 3-2: al 28′ del st, Pellegrini trova un corridoio tra Lyanco e De Silvestri per El Shaarawy, che di prima supera Sirigu
Roma-Torino 2-2: al 22′ del st, cross di De Silvestri, Manolas di testa allontana la palla arriva pero’ ad Ansaldi che batte Olsen.
Roma-Torino 2-1: al 6′ del st, Rincon raccoglie palla al limite dell’area e con l’interno destro, sorprende Olsen sul palo lontano. - Roma-Torino 2-0: al 34′ del pt, Kolarov trasforma un rigore assegnato per fallo di Sirigu su El Shaarawy.
- Roma-Torino 1-0: 25’pt, Zaniolo batte Sirigu con un bel tocco da terra dopo che il portiere gli aveva già’ respinto una conclusione
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