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La Gazzetta dello Sport: “Garcia naturalmente è libero di scegliere la strategia che ritiene migliore, ma se la squadra perde certezze senza acquisirne di nuove, esiste il pericolo di veder calare l’autostima nel gruppo e questo finirebbe per rendere più complicato il lavoro del nuovo allenatore. Che forse almeno sulla scelta del difensore avrebbe dovuto far “pesare” una propria indicazione, sulle caratteristiche del giocatore, invece di lasciare al club la scelta. Natan: che come Godot finisce con una consonante tronca. Finora il giovane brasiliano si è visto qualche volta in allenamento a Castel di Sangro, poi non più pervenuto. Il classe 2001 sicuramente è un buon prospetto, ma ha giocato in una difesa a tre e non ha esperienza internazionale nemmeno nelle rappresentative giovanili del Brasile. Insomma il Napoli aveva bisogno di un leader della difesa invece è arrivato un giovane di belle speranze. Che al momento Garcia considera il quarto centrale. Nessun rimpianto per Kim, nel senso che quella clausola di rescissione un anno fa era stata indispensabile per convincere gli agenti del sudcoreano ad accettare Napoli. Al tempo stesso però il club almeno da maggio sapeva della scelta di partire del difensore e forse, agendo di anticipo, poteva trovare un giocatore di maggiore esperienza per guidare la difesa. Poi magari esplode Natan e applaudiremo una volta in più lo scouting azzurro…”