
La settimana più lunga. L’ennesimo tira e molla. La telenovela annunciata e puntualmente confermata alla voce attaccanti. La posizione di Victor Osimhen resta in bilico: tra color che son sospesi, insomma. L’attaccante nigeriano da giovedì scorso è (ancora) in ritiro con il Napoli a Castel di Sangro, ha le valigie pronte da tempo ed ogni giorno si augura che possa essere la volta buona. Lo spera il bomber mascherato (ieri neppure convocato per l’amichevole con l’Egnatia), lo spera il Napoli, lo spera il suo agente e lo spera anche Lukaku. Partiamo dalla fine. Big Rom ha da tempo un accordo (contratto triennale da circa sei milioni di euro a stagione) con il club di De Laurentiis per trasferirsi armi e bagagli alla corte del suo mentore Antonio Conte che lo ha avuto e valorizzato ai tempi dell’Inter. Ma per farlo c’è bisogno che Osimhen gli faccia posto e che il Chelsea accetti l’offerta del Napoli che si assesta sui 25/30 milioni per il cartellino del belga. La seconda ipotesi è praticabile (i blues alla fine accetteranno di rinunciare alla clausola da 44 milioni pur di monetizzare qualcosa ed evitare il rischio di perdere il giocatore a parametro zero l’anno prossimo), per la prima invece c’è il rischio che i tempi si dilunghino. Il Psg infatti, sebbene abbia manifestato l’interesse per Victor, non ne vuole sapere della clausola liberatoria (da 120 milioni) e chiede uno sconto a DeLa (offerti circa 90 milioni). Il patron del Napoli potrebbe anche prendere in considerazione l’ipotesi di non incassare l’intera cifra della clausola sottoscritta a dicembre scorso (con tanto di prolungamento ed adeguamento economico che ha portato Osi ad avere uno stipendio faraonico da 10 milioni a stagione), ma non è disposto neppure a sedersi al tavolo delle trattative al di sotto della tripla cifra. Insomma la forbice è ancora troppo larga. Mattino.it